Per la prima volta nella storia, la Spagna soddisfa il totale del fabbisogno energetico nazionale utilizzando soltanto ed esclusivamente fonti green.
La Spagna si conferma all’avanguardia nello sviluppo dell’energia green e rinnovabile.
A confermarlo il fatto che, ad oggi, più del 50% dell’energia prodotta dalla nazione ispanica deriva da fonti pulite (principalmente fotovoltaico ed eolico), con l’obiettivo di arrivare a coprire l’80-85% del fabbisogno entro il 2050, diventando così un Paese energeticamente indipendente dai combustibili fossili.
Ma facciamo un passo alla volta.
Il record: 9 ore di sola energia green
Lo scorso 16 Maggio 2023, la Spagna ha segnato un importante record dell’ambito energetico: infatti, per ben 9 ore consecutive ha soddisfatto il fabbisogno energetico di tutta la nazione sfruttando l’energia proveniente esclusivamente da fonti rinnovabili.
In pratica, dalle 10 della mattina fino alle 19 della sera di un normalissimo martedì, la Spagna ha utilizzato l’energia elettrica prodotta dal sole e dal vento, escludendo così tutto ciò che proveniva dalle fonti fossili. Un risultato importantissimo ed un segnale chiaro di come sia possibile limitare l’impronta inquinante di un’intera nazione, riducendo al minimo i costi ed i consumi.
Ma come ci è arrivata la Spagna a questo notevole risultato?
La risposta a questa domanda è quasi scontata: anni e anni di investimenti strategici nelle rinnovabili, in particolare nell’eolico (che oggi rappresenta oltre il 20% della produzione energetica spagnola), e nel fotovoltaico, grazie all’installazione di ben 9 GW di impianti negli ultimi 3 anni.
Inoltre, il governo spagnolo ha in programma di installare altri 10-15 GW di fotovoltaico e 5 GW di eolico entro il 2026 per far sì che queste due fonti possano coprire interamente il fabbisogno elettrico nazionale entro il 2030.
Ciò consentirebbe alla Spagna di diventare il primo paese europeo a produrre più del 50% di energia da fonti rinnovabili, superando Francia, Germania, Italia e Regno Unito e raggiungendo così quanto previsto dagli accordi di Parigi.
I vantaggi di un’energia 100% green
Va da sé che passare completamente alle rinnovabili porterebbe degli enormi benefici, sia ecologici che economici: non solo si ridurrebbero le emissioni di CO2, migliorando la qualità dell’aria e contrastando i cambiamenti climatici, ma si eviterebbe anche di essere soggetti alle oscillazioni del prezzo del petrolio e del gas.
Inoltre, sul piano economico, i costi energetici calerebbero in modo drastico con un risparmio stimato di 6 miliardi di euro all’anno una volta raggiunta la completa indipendenza dai combustibili fossili.
Già nel 2022 l’aumento della produzione rinnovabile in Spagna ha contribuito ad abbassare notevolmente i prezzi dell’elettricità per i consumatori e, rispetto alla Francia, dipendente dal nucleare, i prezzi sul mercato spagnolo sono risultati mediamente inferiori del 34%.
Certamente la transizione ha un costo iniziale importante, ma nel lungo termine i benefici sono di gran lunga superiori: la Spagna stima infatti di rientrare degli investimenti fatti in un periodo di tempo compreso tra i 7 e gli 8 anni, senza contare poi che si andrebbero a creare molti nuovi posti di lavoro nel settore.
La Spagna dimostra così che non solo un futuro 100% rinnovabile è possibile, ma anche che il gioco vale la candela, sia per l’ambiente che per l’economia.
Un gioco a cui potrebbe partecipare anche l’Italia grazie ad ingenti investimenti in energie rinnovabili da parte dello Stato, ma anche (e soprattutto) grazie al contributo di aziende e privati che, installando degli impianti fotovoltaici, porterebbero la nostra nazione ad un passo dalla vera e propria indipendenza green.
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