Sostenibilità e occupazione, la ripresa inizia dalla Green Economy.

Sostenibilità e occupazione, la ripresa inizia dalla Green Economy.

La transizione alla Green Economy sarà non solo la soluzione per ridurre il nostro impatto sull’ambiente, ma anche per generare occupazione. Cosa ci attende nei prossimi 5 anni?

Quando si parla di sviluppo sostenibile facciamo riferimento a strategie e conoscenze che ci permettono di soddisfare i nostri bisogni del presente senza dover necessariamente compromettere l’ambiente in cui viviamo, conservandolo per le generazioni future affinché anche loro possano avere le nostre stesse possibilità.

Con il Green Deal l’Unione europea si è impegnata a raggiungere il traguardo delle ”zero emissioni” entro il 2050.

L’obiettivo si preannuncia ambizioso, soprattutto perché la pandemia in corso rende più difficile combattere il cambiamento climatico senza provocare ulteriori ripercussioni economiche.

La transizione verde infatti ha bisogno di risorse e il passaggio a una società a basse emissione di carbonio rischia di gravare eccessivamente su quei Paesi che dipendono molto dai combustibili fossili.

Ma l’Unione Europea ritiene che la chiave per rilanciare l’economia sia proprio il passaggio ad un mercato del lavoro più verde

Il passaggio a un’economia verde segnerà un grande cambiamento, spingendo le aziende a rivedere i propri investimenti e l’utilizzo dei materiali.

Questo comporterà non solo meno emissioni ma anche meno costi; saranno diversi anche i profili lavorativi richiesti, per questo motivo è il caso di pensare che l’introduzione di una Green Economy porterà sia migliori prospettive per il nostro pianeta e per la nostra economia, sia nuove prospettive occupazionali.

Già oggi sta crescendo un movimento globale che nei prossimi anni vedrà una fortissima diffusione delle rinnovabili e della mobilità elettrica: naturalmente le aziende protagoniste di questo cambio di rotta sono quelle più disposte a fare investimenti in senso ambientale in ambiti quali:

  • risparmio energetico,
  • fonti rinnovabili,
  • riduzione, riciclo e recupero di materiali.

Secondo le previsioni del Sistema informativo Excelsior di Unioncamere, nei prossimi cinque anni circa 2,7 milioni di persone entreranno nel mondo del lavoro e il 62% di loro dovrà essere in possesso di competenze green.

Inoltre molte delle figure professionali già esistenti dovranno sviluppare competenze legate alle tematiche ambientali (pensiamo a ingegneri civili, ingegneri energetici e meccanici ma anche tecnici nella gestione dei cantieri edili e tecnici della sicurezza sul lavoro).

I nuovi green jobs saranno, invece: giurista ambientale, energy manager, specialista in contabilità verde, l’informatico ambientale, promotore di nuovi materiali sostenibili.

La rivoluzione verde sarà una transizione economica e sociale, perché interesserà tutti gli ambiti della nostra vita, compresi lavoro, ambiente e salute, portando effetti profondi. Perciò sono indispensabili strategie ad hoc, una pianificazione efficace e soprattutto una chiara visione politica.

Un progetto green ben delineato è ciò che desideriamo per l’Europa e in particolare per il nostro Paese, perché solo così avremo un’Italia al passo con le rivoluzioni ambientali e tecnologiche ormai non più rimandabili.

Noi di Alternativa Impianti da sempre mettiamo sostenibilità e risparmio energetico al centro della nostra attività e del nostro impegno.

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