La Commissione Europea ha stanziato 1,5 miliardi di euro fino al 2026 per incoraggiare gli operatori del settore agricolo ad usare pannelli fotovoltaici.
Ci siamo, la misura Parco Agrisolare è entrata ufficialmente in vigore.
Il provvedimento rientra nelle scadenze fissate per l’attuazione del PNRR e ha come beneficiarie le aziende del settore agricolo, zootecnico e agro industriale che scelgono la messa in posa e l’installazione di impianti fotovoltaici.
Parco Agrisolare: gli obiettivi per il 2026
Con questo provvedimento l’intento dell’Europa e del Governo Italiano è quello di dare una svolta decisiva all’utilizzo di energie rinnovabili nel settore agricolo e agroindustriale.
Gli obiettivi del bando sono ambiziosi: si prevede che, entro il 2026, saranno messi a regime oltre 400 MWP di potenza solare su una superficie complessiva di 4,3 milioni di mq.
Inoltre, con gli incentivi previsti all’interno del Decreto Agrisolare, si stima che aziende agricole e del settore agrituristico arriveranno a installare pannelli fotovoltaici per una potenza pari a 375.000 kW. In questo modo sarà possibile produrre energia rinnovabile utilizzando i tetti di edifici esistenti, senza consumare nuovo suolo e riqualificando le strutture produttive.
DL Agrisolare: beneficiari e requisiti per richiedere i fondi
In linea generale, i beneficiari del progetto sono:
- Imprenditori agricoli;
- Imprenditori dell’agroalimentare;
- Cooperative agricole che svolgono attività di coltivazione, selvicoltura, allevamento di animali e attività connesse;
- Imprese del settore agrituristico.
A prescindere dalla categoria di appartenenza, per poter partecipare al bando è comunque necessario possedere determinati requisiti basilari come:
- Iscrizione al registro delle imprese;
- Capacità di stipulare contratti con la Pubblica Amministrazione;
- Essere in regola con i contributi.
Non sono ammesse alle agevolazioni tutte quelle attività che si occupano di discariche, rifiuti, inceneritori o combustibili fossili così come le aziende che, pur rientrando nei settori per i quali è previsto il finanziamento, sono in stato di fallimento, soggette a sanzione interdittiva o con amministratori o rappresentanti rei di false dichiarazioni.
Gli incentivi andranno a coprire, oltre all’acquisto e all’installazione di pannelli fotovoltaici, anche altri tipi di riqualificazione come:
- Interventi finalizzati all’isolamento termico dei tetti;
- Rimozione e smaltimento dell’amianto presente nella struttura;
- Installazione di sistemi di aerazione, mediante tetto ventilato e camini di evacuazione dell’aria, al fine di migliorare il benessere degli animali (solo per le imprese del settore zootecnico).
Come richiedere il contributo
Per adesso Unione Europea e Governo italiano non hanno dato disposizioni sulle modalità di erogazione.
Sappiamo che i finanziamenti previsti dal PNRR saranno distribuiti con contributo a fondo perduto e che le domande del bando saranno gestite da GSE, il garante e il promotore dello sviluppo sostenibile del Paese.
Si attende comunque che l’U.E. emani un avviso nel quale verranno indicate nello specifico modalità e tempistiche per la presentazione della domanda.