Superbonus 110%, l’incentivo al centro del Piano di rilancio nazionale

Superbonus 110%, l’incentivo al centro del Piano di rilancio nazionale

“Piano nazionale di ripresa e resilienza”: si chiama così il piano di rilancio contenente le misure finalizzate a migliorare le condizioni economiche e sociali dell’Italia, in linea con il progetto europeo “Next Generation UE”.

Tra i provvedimenti elencati, nella sezione “Efficienza energetica e riqualificazione degli edifici”, figura il Superbonus 110%… con una novità!

La detrazione di imposta pari al 110% delle spese sostenute per interventi di riqualificazione energetica occupa un posto di rilievo tra gli strumenti pensati per realizzare il recupero della capacità produttiva del Paese, migliorarne le infrastrutture e guidare la transizione energetica.

Questo va a sottolineare nuovamente il ruolo chiave rivestito dal nuovo incentivo per il rilancio del settore dell’edilizia in un prospettiva di sostenibilità e sicurezza.

Considerando che in Italia un terzo dei consumi totali è generato proprio dagli edifici, secondo il Governo era indispensabile incentivare i cittadini a realizzare interventi di riqualificazione energetica, attuando così una riduzione dei consumi delle abitazioni.

Oltre alle comuni abitazioni, la misura va a favorire il patrimonio edilizio pubblico rendendolo più efficiente e sicuro.

Il testo del piano di rilancio nazionale riporta una stima degli obiettivi di risparmio energetico annuo realizzabili tramite gli interventi di riqualificazione energetica: lo scopo è quello di triplicare i dati ottenuti fino ad ora.

Inoltre è molto importante sottolineare che, nella sintesi delle note tecniche analitiche del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza elaborata dai Servizi studi della Camera e del Senato, spunta un’ulteriore proroga del Superbonus 110% fino al 2023.

Ricordiamo che al momento le scadenze da osservare per beneficiare dell’agevolazione sono le seguenti:

  • Per i condomini o per i proprietari di immobili con non più di quattro unità abitative c’è tempo fino al 31 dicembre 2022, nel caso in cui entro il 30 giugno 2022 sia stato eseguito almeno il 60% dei lavori.
  • Gli istituti autonomi delle case popolari hanno tempo fino al 31 dicembre 2022 per realizzare i lavori e, se alla data del 31 dicembre 2022 avranno raggiunto il 60% dei lavori, avranno tempo ancora fino al 30 giugno 2023.

Queste scadenze sono importanti perché valgono, oltre che per l’ultimazione dei lavori, anche per l’esecuzione dei pagamenti degli stati d’avanzamento per poter utilizzare la detrazione del 110%.

Tuttavia la proposta, se confermata, andrebbe ad estendere ulteriormente l’arco temporale entro il quale è possibile eseguire e pagare interventi finalizzati all’efficienza energetica.

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