Superbonus 110% condomini, cosa cambia col sistema “a scalare”?

Superbonus 110% condomini, cosa cambia col sistema “a scalare”?

Cambiano le carte in tavola per i condomini che nei prossimi anni vorranno usufruire del Superbonus 110%. Tutte le novità della nuova Legge di Bilancio.

Ben 37 miliardi di euro sono stati stanziati dal Governo e destinati al finanziamento di Bonus Ristrutturazione, Superbonus e Bonus Facciate. 

Anche per il 2022 non mancheranno quindi gli incentivi fiscali dedicati all’edilizia e alla casa in generale, seppur con qualche novità.

In particolare i condomini potranno usufruire del Superbonus con percentuali di sconto a scalare nel tempo.

Vediamo meglio di cosa si tratta. 

Sistema a decalage: che cos’è e come funziona?

Dato il grande successo riscosso dal Superbonus 110%, il Parlamento italiano ha deciso di prolungarne la validità, definendo però date di scadenza e regole diverse per condomini e singole unità immobiliari. 

Infatti i condomini e gli IACP potranno continuare ad usufruire della maxi agevolazione fino al 2025, ma a partire dal 2024 per loro scatterà il “decalage” della detrazione delle spese sostenute.

Con questa modalità l’aliquota del bonus passerà gradualmente dal 110% al 65%.

In pratica:

  • fino al 31 Dicembre 2023 l’aliquota rimarrà fissa al 110%,
  • l’aliquota passerà poi al 70% da Gennaio a Dicembre 2024,
  • scenderà poi al 65% fino al 31 Dicembre 2025.

Inoltre, grazie alle misure aggiuntive emanate dal Governo, ci sarà una transizione nei passaggi di aliquota che consentirà a chi ha iniziato i lavori con un’aliquota più alta di mantenerla, anche se è già trascorsa la data di scadenza. 

Questo significa che se un condominio decide di iniziare i lavori, ad esempio, a Settembre 2023 e non riesce a concluderli entro la fine dell’anno, potrà comunque accedere al Superbonus con aliquota al 110%. 

Ma le novità non finiscono qui. 

Sempre per quanto riguarda i condomini, il Parlamento ha previsto la possibilità di realizzare degli interventi definiti trainati anche per le unità collocate all’interno dell’edificio, seguendo comunque le scadenze dei lavori realizzati sulle parti comuni. 

Un bel vantaggio quindi per tutti i proprietari e gli inquilini di condomini che necessitano di interventi per migliorare l’efficienza energetica dell’edificio. Un’occasione da non perdere anche grazie alla decisione del Governo di eliminare alcune limitazioni importanti, come il tetto ISEE di 25.000 euro che si era ipotizzato di inserire tra i requisiti. 

Continuano ad essere valide le modalità alternative di fruizione quali lo sconto in fattura e la cessione del credito, oltre alla detrazione fiscale da spalmare in 5 rate annuali di pari importo. 

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