Pannelli fotovoltaici: quando servono i permessi?

Pannelli fotovoltaici: quando servono i permessi?

Un recente decreto dei ministeri di Infrastrutture e Pubblica Amministrazione ha chiarito quali sono le opere libere da autorizzazioni e altre pratiche che possono essere effettuate su un immobile di proprietà. Tra i 58 lavori liberalizzati a partire dal 22 aprile scorso figura anche l’installazione dei pannelli fotovoltaici.

La scelta di alleggerire i cittadini dagli obblighi di pratiche da presentare al proprio Comune di residenza senza dubbio è dettata dalla volontà di incentivare tutte quelle opere che contribuiscono a rendere gli immobili presenti nel nostro Paese più vivibili e, soprattutto, più efficienti.

Il decreto presenta dunque l’elenco delle opere che non richiedono un titolo abilitativo (Cil, Cila, Scia o permesso di costruire) comprendendo ben 12 categorie di intervento. [ →Puoi consultare la lista completa in allegato sulla Gazzetta Ufficiale n. 81 del 7 aprile 2018 cliccando qui.]

Per quanto riguarda il fotovoltaico sono esenti dall’approvazione del Comune i lavori per l’installazione, la riparazione, la sostituzione e il rinnovamento di pannelli solari e fotovoltaici a servizio di un edificio, da realizzare al di fuori di zone vincolate.

Questo significa che se vuoi installare il fotovoltaico sul tetto di casa o su una tettoia nella tua proprietà puoi agire liberamente senza bisogno di chiedere autorizzazioni preventive, a meno che tu non ti trovi in un’area soggetta a vincolo paesaggistico: se l’immobile su cui intendi intervenire si trova nel centro storico dovrai richiedere l’autorizzazione ad un ente preposto, come il Comune e/o la Soprintendenza per i Beni Architettonici.

Sarà compito dell’ente verificare che l’installazione dell’impianto fotovoltaico non comprometta l’armonia estetica del paesaggio.

L’incompatibilità paesaggistica vige comunque solo nei centri storici. Al di fuori di questi contesti non è importante che i pannelli siano o meno visibili, come sottolinea la sentenza del Tar n. 496/2018 in cui si legge che la visibilità di pannelli fotovoltaici non costuituisce un’ipotesi di incompatibilità paesaggistica, in quanto recepita non come un fattore di disturbo visivo, ma  come un’evoluzione dello stile costruttivo accettata dalla sensibilità collettiva. Un buon modo per coniugare la compatibilità col paesaggio e il bisogno di incoraggiare scelte a vantaggio dell’ambiente.

Se vuoi passare al fotovoltaico e produrre autonomamente l’energia per la tua casa, è il momento giusto, data anche la convenienza offerta dalle agevolazioni fiscali previste per tutto il 2019 per chi fa scelte ecosostenibili per rendere più efficiente un immobile.

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