Comunità energetiche: quanto le conosci?

Comunità energetiche: quanto le conosci?

Perché la transizione energetica possa realizzarsi pienamente è indispensabile la costruzione di un nuovo modello di organizzazione sociale basato su produzione e consumo di energia proveniente da fonti rinnovabili.

Andiamo a vedere cos’è una comunità energetica, quali sono i vantaggi che offre e a che punto siamo in Italia.

Oggi la transizione energetica è necessaria in termini di sostenibilità ambientale, e questa urgenza spinge a guardare le nostre abitudini, la nostra cultura e persino il nostro concetto di comunità secondo una nuova prospettiva, basata sul risparmio energetico e l’efficienza dei consumi.

I cittadini ormai sanno che è importante vivere in immobili efficienti, in grado di ridurre al minimo il proprio impatto sull’ambiente, e sono generalmente favorevoli all’adozione di soluzioni green, ma è ancora scarsa la consapevolezza degli italiani su cosa sia una comunità energetica.

Nell’ambito dell’edizione 2021 dell’Osservatorio CasaDoxa, indagine che ha coinvolto un campione di oltre 7.000 famiglie italiane, solo il 4% degli intervistati conosceva il significato dell’espressione comunità energetica.

Una volta sensibilizzati sul tema, gli intervistati si sono detti propensi ad aderire ad una comunità energetica nel 64% dei casi.

In base a questi risultati, bisogna dire che, se da un lato la rinnovata sensibilità nei confronti delle tematiche ambientali è senza dubbio un elemento positivo, dall’altro c’è ancora molta strada da fare perché questo modello innovativo venga conosciuto e si diffonda.

Cosa sono le comunità energetiche?

Una comunità energetica è un’associazione tra produttori e consumatori in cui alcuni utenti soddisfano una parte del proprio bisogno di energia attraverso l’autoproduzione (ad esempio tramite pannelli solari); la rimanente quota di energia può essere:

  • immessa in rete,
  • scambiata con i consumatori fisicamente prossimi,
  • accumulata in un apposito sistema e poi restituita alle unità di consumo nel momento più opportuno.

Dunque all’interno di una comunità energetica la figura chiave è quella che nella Guida Enea viene definito il prosumer.

Questo termine mutuato dall’inglese è utilizzato per indicare l’utente che non si limita al ruolo passivo di consumatore (consumer), ma partecipa attivamente alle diverse fasi del processo produttivo (producer) e può godere non solo di una relativa autonomia ma anche di benefici economici.

In pratica la comunità energetica si fonda sul consumare e scambiare energia in un’ottica di autoconsumo e collaborazione

Quali sono i vantaggi di una comunità energetica?

I vantaggi che derivano dal creare una comunità energetica sono tanti.

Le comunità energetiche possono:

  • garantire il risparmio in bolletta e migliorare l’efficienza energetica a livello familiare contribuendo, di conseguenza, a combattere la povertà energetica;
  • permettere a privati e imprese di beneficiare di incentivi fiscali dedicati;
  • dare maggiore competitività alle aziende locali, riducendo i consumi e abbassando le tariffe di approvvigionamento;
  • ridurre gli impatti ambientali, evitando le emissioni di CO₂ o di altri gas clima alteranti.

Comunità energetiche: a che punto siamo in Italia?

Il 12 marzo 2021 è stata inaugurata, nel Comune di Magliano Alpi, in Piemonte, la prima comunità energetica d’Italia per promuovere l’autoconsumo e la transizione energetica ed ecologica.

Si tratta della “Comunità Energetica Rinnovabile Energy City Hall”, un’associazione registrata all’Agenzia delle Entrate e alla quale partecipa il Comune stesso come coordinatore e prosumer della Cer, mettendo a disposizione un impianto fotovoltaico da 20 kilowatt di picco che potrà condividere con la comunità l’energia prodotta.

Una soluzione che permette di coniugare la creazione di tanti posti di lavoro (sostenibile), con la tutela dell’ambiente perché quella prodotta è energia pulita.

È solo l’inizio di una progressiva attivazione di queste forme di aggregazione, che incentivano l’evoluzione tecnologica e la nostra economia, con grandi benefici per l’ambiente.

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