Superbonus e agevolazioni d’acquisto prima casa, nuovo limite per trasferire la residenza

Superbonus e agevolazioni d’acquisto prima casa, nuovo limite per trasferire la residenza

Chi compra un’abitazione beneficiando delle agevolazioni sull’acquisto “prima casa” ha più tempo per trasferire la residenza se sull’immobile vengono eseguiti interventi edilizi che rientrano nel Superbonus 110%.

Ecco le ultime modifiche normative.

Tempo di novità per il Superbonus 110%, l’agevolazione più interessante degli ultimi mesi… ma anche la più soggetta a modifiche di ogni genere!

Infatti, da quando è entrato in vigore, il nuovo Bonus dedicato ai lavori di efficienza energetica e miglioramento antisismico degli edifici è stato protagonista di una gran quantità di «Faq», circolari interpretative, guide e provvedimenti da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Di recente la normativa è stata nuovamente al centro dell’attenzione con la Legge di conversione del Dl n. 77/2021 (Semplificazioni-bis), con la quale per facilitare l’accesso al Superbonus 110% sono stati attuati:

  1. un’ulteriore semplificazione utile a ridurre gli eccessivi adempimenti burocratici richiesti per la realizzazione degli interventi ammessi; nello specifico, è stata introdotta la CILAS, cioè la CILA specifica e semplificata, che sostituisce la certificazione dello stato legittimo dell’immobile;
  2. l’ampliamento della platea dei beneficiari, dato che vengono ammesse all’agevolazione nuove categorie catastali prima escluse: si tratta degli immobili in B/1, B/2 e D/4, cioè case di cura, ospedali, conventi, seminari, educandati, convitti e orfanotrofi;
  3. l’estensione del limite temporale per effettuare il cambio di residenza per chi acquista tramite agevolazioni prima casa un immobile sottoposto ad uno o più interventi legati al Superbonus.

In questo articolo di Alternativa Impianti vogliamo soffermarci proprio sul terzo punto e analizzare nel dettaglio quali sono le nuove scadenze relative  al trasferimento della residenza nel caso di agevolazioni d’acquisto prima casa applicate a un immobile che è, allo stesso tempo, oggetto di interventi edilizi realizzati con il Superbonus 110%.

Superbonus 110% e agevolazioni prima casa

Ricordiamo che chi compra un immobile non di lusso da adibire ad abitazione principale ha il diritto di pagare imposte ridotte sull’atto di acquisto, a patto che siano soddisfatte alcune condizioni.

Tra queste figura l’obbligo di stabilire la residenza nel Comune dove è ubicato il bene entro 18 mesi dal rogito.

La novità introdotta dall’articolo 33-bis del Dl Semplificazioni (che interviene sull’articolo 119 del Dl 34/2020) consiste nel fatto che se l’immobile acquistato beneficiando degli sgravi fiscali è anche oggetto di ristrutturazione con il Superbonus 110%, l’acquirente avrà più tempo per spostare la propria residenza nella nuova abitazione: infatti l’arco temporale per soddisfare tale requisito si dilata, passando da 18 a 30 mesi.

Si tratta di un provvedimento vantaggioso per l’acquirente, tanto più che il limite per il trasferimento della residenza nel caso di acquisto di prima casa era già interessato dalle misure emergenziali introdotte a causa della pandemia: il Decreto Milleproroghe, infatti, aveva precedentemente congelato tutte le scadenze fino al 31 dicembre 2021

Quindi il conteggio dei mesi riprenderà dal 1 gennaio 2022, garantendo al contribuente tutto il tempo necessario per svolgere gli adempimenti richiesti e mantenere le agevolazioni fiscali sull’acquisto.

Superbonus 110%: quanto tempo resta per eseguire i lavori?

Dal punto di vista delle proroghe del Superbonus, Draghi ha affermato che con la prossima Legge di Bilancio la scadenza della misura slitterà al 31 dicembre 2022 anche per gli edifici unifamiliari.

“Allungare la vita” del Superbonus 110% è indispensabile per l’operatività e l’efficacia della misura stessa, perché serve più tempo per programmare i cantieri e gli uffici.

Da un punto di vista politico l’intenzione di mantenere in vigore il Superbonus 110% il più a lungo possibile c’è, dato che l’incentivo spinge gli interventi di riqualificazione e tra gli obiettivi a lungo termine dell’Italia c’è proprio la riqualificazione energetica del 50% di tutti gli edifici entro il 2025.

Tuttavia, almeno per ora, le casse dello Stato non riescono a garantire i fondi per una proroga più lunga.

Dunque, ricapitolando, al momento le scadenze ufficiali del Superbonus 110% sono fissate al:

  • 30 giugno 2022 per tutti gli edifici unifamiliari. Sarà possibile un’ulteriore proroga di sei mesi (quindi fino al 31 dicembre 2022) se per fine giugno 2022 i lavori avranno raggiunto almeno il 60% del progetto totale;
  • 31 dicembre 2022 per i condomini;
  • 30 giugno 2023 per gli IACP (le case popolari), che sono gli unici a poter godere di una scadenza al 31 dicembre 2023 se entro giugno l’impresa avrà completato almeno il 60% degli interventi previsti.

Se stai pensando di effettuare lavori di efficienza energetica beneficiando della maxi detrazione del 110% non perdere altro tempo!

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