La spinta verso scelte sostenibili arriverà proprio dall’emergenza Covid-19?

La spinta verso scelte sostenibili arriverà proprio dall’emergenza Covid-19?

L’emergenza da coronavirus ha un forte impatto sul lavoro, sulla vita privata, sulle abitudini quotidiane di ognuno di noi: rimette tutto in discussione e lascia spazio a riflessioni su quelli che saranno gli scenari possibili che verranno a crearsi una volta superata la fase critica.

Molte cose sono destinate a trasformarsi, anche il nostro rapporto con l’ambiente.

Distruggere l’ambiente finisce sempre per avere un impatto sulla nostra salute e ormai quasi tutti gli esperti concordano sul fatto che la pandemia di COVID-19 ha molto a che fare con questo.

È una realtà: il rischio di epidemie virali cresce in un mondo dove il delicato equilibrio tra uomo e microbi viene alterato da diversi fattori, tra i quali i cambiamenti del clima e degli ecosistemi.

Per il nuovo coronavirus il meccanismo identificato dagli scienziati è quello di un salto di specie innescato dalla promiscuità con animali selvatici, amplificato dalla concentrazione di popolazione nelle megalopoli e trasportato dalla globalizzazione; in altre parole, la diffusione del virus sarebbe l’inevitabile risposta della natura all’assalto dell’uomo.

Oggi tutto quello che possiamo fare per superare questo difficile momento di emergenza è restare a casa, seguire le direttive del Governo, adottare comportamenti responsabili nel rispetto di tutti… ma quando finalmente la fase critica sarà superata, dovremo costruire il nostro futuro partendo da un completo ripensamento della nostra relazione con la natura.

L’emergenza da COVID-19 potrebbe rappresentare l’occasione giusta per invertire l’attuale rotta e puntare su un modello economico e di sviluppo più sostenibile.

Questo si traduce in:

  • piani di investimento sulla strada della decarbonizzazione,
  • modelli di produzione e di consumo basati su basati su approvvigionamento ed utilizzo sostenibile delle risorse,
  • riduzione delle emissioni nell’ambiente delle attività produttive.

Gli edifici rappresentano un grande potenziale nel raggiungimento degli obiettivi di contrasto al cambiamento climatico poiché sono responsabili del 36% di tutte le emissioni, del 40% di energia, del 50% di estrazione di materie prime nella Ue, del 21% del consumo di acqua (dati GBC Italia).

Quindi anche l’edilizia dovrà rivedere priorità e soluzioni.

Sarà indispensabile pensare a costruzioni moderne e sostenibili, realizzando edifici con uso di tecnologie e materiali innovativi, dotati di impianti per autoproduzione di energia da fonti rinnovabili o soluzioni bioclimatiche proiettate al domani.

Inoltre bisognerà intervenire in modo radicale sul patrimonio immobiliare esistente tramite la riqualificazione degli edifici, in modo da rigenerare le nostre città e tutelare il territorio, dando il via a un innovativo percorso di crescita.

Si tratta di un processo di transizione complesso che necessita di azioni coordinate su tecnologia ed economia, che interessa ogni settore e passa attraverso le scelte di tutti noi.

Negli ultimi anni sono risultati in aumento coloro che hanno deciso di dotarsi di impianti alimentati a energia rinnovabile nelle loro case o nelle loro aziende, ma in futuro dovremo fare molto di più.

Noi di Alternativa Impianti siamo certi che il domani può essere pensato solo ricreando il giusto equilibrio tra noi e la natura, bene da tutelare, e non da aggredire e sfruttare.

Per questo ogni nostro intervento è motivato dall’idea che l’unico modello di sviluppo sostenibile si configuri nella generazione di energia da fonti rinnovabili e nell’utilizzo razionale ed efficiente dell’energia stessa, che sono i mezzi giusti per raggiungere gli obiettivi del risparmio energetico individuale e della salvaguardia dell’ambiente.

Da sempre siamo al fianco di tutti coloro che cercano soluzioni innovative per generare, consumare e gestire al meglio l’energia, rispettando la natura.

Contattaci per saperne di più.